schermate facebook app RIFF

Datti a Riff! Costruisci a più mani video con la nuova Facebook app

E’ arrivata fresca fresca questa primavera la nuova facebook app chiamata Riff con cui il social network californiano va incontro al suo utente medio, il video addicted, ovvero colui che va pazzo per la creazione, la fruizione e la condivisione di video on line mediante il proprio dispositivo mobile.

Se ci limitassimo a dire che la nuova app Riff consente di pubblicare video da 20 secondi, non noteremmo la novità rispetto alle tante applicazioni simili già presenti in ambito social.

In realtà Riff innova il panorama delle social app, perché i video con essa realizzati non sono più prodotti di un singolo autore, ma diventano prodotti aperti che altri possono modificare.

Prima di creare un video, all’utente basta selezionare un hashtag già esistente o definirne  uno nuovo, assegnare una frase o un tema per il proprio girato e poi pubblicarlo come prodotto aperto a cui altri possessori di Riff possono aggiungere i propri video, portando avanti una narrazione a più mani.

Riff funziona in modo intuitivo

Utilizzare Riff è davvero un gioco da principianti. Fai clic su un pulsante e dopo un breve conto alla rovescia degno dei migliori ciak cinematografici inizia la registrazione. Al momento ti limiti a girare il video, perché non si può in nessun modo manipolare il girato: manca per il momento qualsivoglia funzionalità di editing.

Una volta terminata la registrazione puoi rivedere il video e approvarlo prima di pubblicarlo definitivamente o aggiungerlo ad una catena video già esistente.

Ovviamente per far si che il video esprima il suo potenziale social, una volta registrato viene notificato a tutti gli amici di chi lo girato.  Gli amici notificati a quel punto possono guardarlo da spettatori, diventare anch’essi autori accodando le loro clip, notificarlo ai loro amici in una lunga catena di video creatività distribuita.

In ottica di video editing base chi avvia il video ne ottiene il pieno controllo, nel senso che può decidere di cancellarne dei pezzi, secondo i propri gusti e il proprio pensiero.

Riff ha un ottima potenzialità di marketing

Se al tempo di meme come l’Ice Bucket Challenge o “Happy” di Pharrell Williams, questa facebook app fosse stata già in essere, è facile immaginare come a partire dal video base tutti gli altri che ne sono venuti potevano diventare un’unica grande catena narrativa.

Quindi le città raccontate dai video “We are Happy from potevano diventare soggetto di una narrazione sociale condivisa, con grande appeal per chi fa marketing territoriale.

La logica del funzionamento di Riff fa venire subito in mente le potenzialità che questa app potrebbe avere nella diffusione di un brand la cui immagine non sarebbe più quella formale e professionale  proposta da un videomaker professionista in uno dei tanti  video che circolano sui social, ma potrebbe essere quella lunga catena Riff costruita dal basso direttamente dagli utilizzatori di un prodotto servizio.

Pensi anche tu che Riff sia uno strumento potente aggiunto nella valigia del social marketing manager e delle tante community di interesse che ruotano attorno ai brand?