Ottimizzare una campagna Google AdWords

Ottimizzare una campagna Google AdWords #1

Google AdWords è un sistema di advertising pay per click apparentemente facile da utilizzare.

In tanti anni di consulenza mi sono spesso trovata di fronte a campagne mal gestite, all’insegna del fai da te, che si sono dimostrate macchine mangia soldi per l’incauto imprenditore.

Il primo consiglio utile per chi ha una campagna attiva è badare alle cosiddette corrispondenze.

Aggiungere parole chiave alla propria campagna è molto semplice, ma la sintassi con cui esse vengono immesse è di primaria importanza.

La classica corrispondenza generica in cui viene inserita la keyword senza alcun carattere aggiuntivo a racchiuderla, si può trasformare in un vera débâcle.

Google infatti tenderà a mostrare l’annuncio non solo per la specifica keyword inserita, ma per tutte le varianti che giudicherà in qualche modo ad essa correlate.

In pratica in questo modo si cede integralmente a Google il potere di decidere per quali parole chiave mostrare il nostro annuncio.

A questo punto tutto sarà possibile: mi sono travata di fronte a campagne in cui la keyword a corrispondenza generica era “parcheggio aeroporto palermo”, rispetto alla quale Google ha deciso di mostrare l’annuncio anche a chi interrogava il motore con la query “parcheggio aeroporto milano”.

Questo tipo di situazione genera due gravi conseguenze:

  • Abbassa il click-through rate (CTR), ovvero la percentuale di clic ricevuti sul totale delle visualizzazioni, diminuendo di conseguenza anche il punteggio di qualità, fondamentale per guadagnare posizioni migliori e spendere meno per ciascun clic ricevuto;
  • Comporta uno spreco di budget, in quanto, sebbene, in piccola percentuale, ci sarà sempre qualcuno che cliccherà sull’annuncio, per poi scoprire che l’offerta non è affatto pertinente rispetto ai suoi bisogni, facendoci spendere denaro inutilmente.

In definitiva io consiglio l’utilizzo di keyword a corrispondenza generica per periodi limitati e solo nel caso in cui vogliamo esplorare il nostro mercato di riferimento e scoprire come gli utenti interrogano il motore quando cercano i prodotti/servizi che offriamo.

I dati raccolti saranno utili per impostare una campagna ben ottimizzata e/o per orientare un lavoro SEO (Search Engine Optimization), soprattutto da quando Google, con l’introduzione del “not provided” ha oscurato gran parte delle parole chiave visibili da Google Analytics come fonte di traffico.

In ogni caso, per avere un dettaglio delle keyword effettive su cui Google sta mostrando il nostro annuncio, è bene utilizzare una funzione che Google AdWords ci mette a disposizione, ovvero il dettaglio parole chiave.

scheda AdWords dettaglio parole chiave

Per procedere occorre cliccare sulla specifica campagna AdWords e poi sulla scheda “Parole chiave”.

Infine cliccare sul bottone “Dettagli” e selezionare TERMINI DI RICERCA > tutti.

Apparirà la lista effettiva delle parole chiave su cui Google ha mostrato il nostro o i nostri annunci.

Questa lista, spesso abbastanza lunga, va analizzata con attenzione per comprendere bene le modalità con cui i potenziali clienti cercano su Google, e, di conseguenza, strutturare gruppi di annunci e relative parole chiave in maniera più precisa. Questa analisi ci consentirà inoltre di escludere le parole chiave non pertinenti. Utilizzando l’apposita funzione sarà infatti possibile inserire queste parole chiave tra le parole a corrispondenza inversa, ovvero tra le keyword per cui Google non dovrà mai più mostrare i nostri annunci.

In genere una gestione delle parole chiave negative (dette così perché precedute dal segno “-“) porta rapidamente a un netto miglioramento del CTR e del punteggio di qualità.