Siti turismo

Siti per il turismo: come impostarli

Internet e il turismo

Non tutto è meglio su Internet. Ad esempio se devo andare in vacanza io compro un libro, non cerco uno dei siti per il turismo. Forse sono troppo vecchio, forse sono abituato male, ma non credo, temo che il problema sia che i siti del turismo non sono ancora all’altezza di una buona guida cartacea. Ai siti web per il turismo mancano alcune cose essenziali, che però potrebbero essere inserite con facilità, e quindi il fatto che siano tendenzialmente deludenti è colpa di chi li fa (eccetto noi di Mirò ovviamente:-).

Che cosa manca a una guida su Internet e che invece si trova su una bella guida di carta? (o elettronica, poco conta). Innanzitutto la comodità della consultazione: un libro ha una sua logica che ti porta a seguire un percorso. L’ipertesto invece non ha una logica dell’autore, una logica forte che ti guida – appunto – ma si affida alla curiosità del lettore e lo porta a spasso per link e approfondimenti vari. Così però non ci si costruisce un percorso: la libertà, per assurdo, è una cattiva guida. Qui non c’è molto da fare, tra il testo e l’ipertesto c’è ancora una differenza che in alcuni casi non è colmata e quindi per sapere come devo organizzare la mia visita a Istanbul o in Scozia, il testo è ancora la soluzione migliore. Per sapere quando è stata costruita la Moschea Blu o quali sono i migliori whisky, va benissimo il web.

Siti web e genius loci

Ma c’è un secondo problema, che sarebbe più facile da risolvere. I siti web spesso presentano le località in modo abbastanza povero di quel colore, di quell’aura, di quell’emozione che c’è dietro un luogo. Ci sono molte informazioni, nei casi migliori aggiornate e precise come un libro non potrà mai fare, ma non c’è cuore. Una località è un luogo sentimentale, non un luogo geografico, questo non va mai dimenticato. È una cosa a cui credo molto e che ho sempre ripetuto nelle lezioni che ho tenuto sul marketing territoriale: un territorio non esiste in natura e nemmeno nella definizione amministrativa, un territorio è un’invenzione culturale. Le Dolomiti, ad esempio, sono una località percepita come omogenea dai turisti, ma insistono su più regioni e più province.  Molte regioni, al contrario, non rappresentano nulla dal punto di vista dell’identità territoriale; il Lazio, ad esempio non esiste, con buona pace degli sforzi dell’Ente regionale per promuoverlo (che errore è stato quello di attribuire alle Regioni la titolarità della promozione turistica! Ma questo è un altro discorso).

Che vuol dire questo ai fini della promozione turistica? Che un territorio va descritto innanzitutto dal punto di vista immateriale, dei valori che lo descrivono, delle storie che parlano di quel territorio o che in quel territorio si svolgono.  Delle leggende che lo caratterizzano, delle vicende storiche che si sono svolte lì. E questo i siti web che conosco, non lo fanno quasi mai. Parlano dei monumenti, dei ristoranti, dei trasporti, degli alberghi più di tutto (perché lì ci sono le potenzialità commerciali maggiori), e poco altro. Ma lo spirito del luogo, il genius loci come dicevano gli antichi, è ignorato. Nelle guide, quelle fatte meglio, queste cose ci sono e non solo perché i libri hanno più pagine (o bit, se preferite).

Un po’ per lo stesso motivo di cui parlavamo prima, perché i siti sono impersonali, non hanno un punto di vista, quello dell’autore. Io ad esempio, tra le guide amo quelle di Lonely Planet o quelle della Routard, perché hanno un preciso punto di vista e riescono a presentare la località secondo questo punto di vista, e così finiscono per dare animo e spirito al luogo.

 Come impostare un sito web per il turismo

Dunque come imposterei un sito di promozione turistica? Ecco i passi da seguire

  1. Scegliere un punto di vista e una caratterizzazione
  2. Descrivere le storie legate al luogo, i personaggi, le vicende
  3. Individuare una storia esemplare che più delle altre sia di identificazione
  4. Provare a mantenere in tutte le sezioni un legame con il punto di vista

Di tutto questo parleremo in un post successivo. Per ora, chi vuol guardare il miglior sito turistico italiano anche dal punto di vista che ho indicato è turisti per caso, costruito interamente sui contributi degli utenti. E per questo ricco, confuso, ma pieno di suggestioni. E comunque quello che suggerisco è diverso.